Nudo di donna EGON SCHIELE















giovedì 26 gennaio 2012

STORIE DI INSOSPETTABILI GIARDINIERI di DELFINA RATTAZZI




“Chi getta semi al vento farà fiorire il cielo.”
“Le piante attraggono i riflessivi, i solitari, i pensatori ma anche gli uomini d’azione. Attraggono menti dalla fertile immaginazione. I giardini nascono da una visione, da una volontà, forse da una vanità.” (Delfina Rattazzi)


di Antonella Colaninno 

Piante viaggianti e“giardini venuti dal vento”, giardini perfetti ed ibridi di piante rare e vegetazione selvaggia. Giardinieri insospettabili per vocazione, per scelta o per necessità, ma tutti accomunati dal desiderio di ritrovarsi tra l’asprezza della terra e la morbidezza dei petali e delle foglie, riscoprendo l’amore per il collezionismo. Coreografie naturali su cui interviene il gusto e la personalità di chi le cura, adattando le piante al clima del luogo, ma spesso sfidandolo con innesti e delicate efflorescenze. Attraverso la storia dei giardini, Delfina Rattazzi coglie alcune sfumature delle biografie dei suoi personaggi, tra storie di vita affascinanti e spesso segnate da vicende dolorose.
Insospettabili giardinieri è un libro che nasce dalla scelta di raccontare la passione per le piante di alcuni insospettabili giardinieri scoperti tra le pagine dei libri e tra i racconti degli amici “[…] che mi hanno regalato storie per la strada o al tavolino di un bar”, spiega l’autrice, che non manca di ricordare nel suo libro quel “giardino pubblico con dolore privato” tra via Nirone e via Sant’Agnese a Milano vicino alla basilica di Sant’Ambrogio. Un giardino che i genitori di Francesco Castellini hanno dedicato al figlio che il 24 agosto 1996 a soli 17 anni, ha perso la vita in un incidente stradale,.perchè qui trascorreva “[…] molte ore serene con i suoi amici”. Si tratta dell’unico giardino pubblico in Italia affidato alle cure di un privato, dove si coltivano rose bianche e camelie, ortensie rare e “grappoli profumati di un possente glicine.” Un grande amore per la vita traspare nelle pagine dedicate a Georgia O’ Keeffe, la più grande pittrice americana immortalata negli scatti di Alfred Stieglitz. Un amore per le piante che si svela nei fiori giganti dipinti dalla pittrice dal chiaro simbolismo erotico. Quello della O’Keeffe è un orto-giardino in cui si trovano fiori, erbe aromatiche, verdura e frutteti. “Ho raccolto fiori dove li ho trovati, afferma la O’Keeffe, ho raccolto conchiglie e rocce e pezzi di legno dove c’erano conchiglie e rocce e pezzi di legno che mi piacevano… Quando ho trovato bellissime ossa bianche nel deserto le ho raccolte e le ho portate a casa… Ho usato queste cose per dire la vastità del mondo in cui vivo, il senso di meraviglia che suscita in me.” 
Il giardino di Kerdalo di Peter Wolkonsky in Bretagna è considerato tra i più affascinanti del mondo, con i suoi “camminamenti stretti e le specie vegetali piantate fitte, che danno il senso di una giungla naturale densa di sorprese (…)”, con le sue “ortensie che sembrano di pizzo” e con la sua unica rosa rampicante, la Madame Grègoire Staechlin “che in giugno si ricopre di corolle rosa acceso.” Un contesto paradisiaco nel quale non mancano le piante selvagge che crescono spontanee, come le margheritine e le rampicanti. Un giardino che sua figlia Isabelle insieme al marito ha mantenuto nello splendore dei colori e dei profumi. Lotusland (Montecito) in California è nato dalla passione e dall’amore per le piante della bellissima soprano polacca GannaWalska
               
                               
“Tibetland diventa Lotusland, dalle vasche rigurgitanti di fiori di loto che iniziano a comparire fra viottoli e sassi”, scrive l’autrice. Si tratta di un giardino eclettico che unisce gusto e raffinatezza all’ironia degli elementi kitsch. 


Roald Dahl, scrittore per bambini tra i più amati al mondo, possiede il giardino di Gipsy House nel Buckinghamshire. Morto nel 1990, ha iniziato a scrivere il suo diario all’età di otto anni. “Per assicurarmi che le mie sorelle non lo leggessero, lo mettevo in una scatola impermeabile di latta. Poi lo legavo al ramo più alto di un enorme castagno d’India che cresceva in giardino […]" 
Quella di Dahl è forse una tra le storie di vita più tristi e dolorose raccontate da Delfina Rattazzi. Durante la seconda guerra mondiale Dahl precipita con il suo aereo e sopravvive per miracolo nonostante le fratture e le gravi ustioni, ma vivrà il lutto per la perdita della figlia. Gipsy House è un giardino fantasioso con sentieri a forma di labirinto con frutteti, roseti e fiori selvatici e Dahl un giardiniere eccentrico che si cimenta nella difficile coltivazione delle orchidee e in quella di cipolle e agli di grandi dimensioni. Appassionato di giardini, William Morris è tra i fondatori delle Arts and Crafts. Noto designer di tessuti nell’età vittoriana, si ispira all’hortus conclusus di epoca medievale. Predilige le piante autoctone e non ama la presenza di piante esotiche nei giardini perchè dovrebbero essere ammirate solo negli orti botanici. Lo studio della botanica e delle foglie è per lui fonte di ispirazione per la creazione dei suoi tessuti. 
Anche il Dalai Lama ha la passione per il giardinaggio perchè l’armonia regna nella varietà di forme e colori. Molti ancora gli insospettabili giardinieri che Delfina Rattazzi svela al lettore tra le pagine del suo libro, personaggi come Karen Blixen, Sting, Charles Darwin, Hermann Hesse, Nelson Mandela e tanti altri. In fondo, scrive Delfina Rattazzi, anche il vento è un insospettabile giardiniere.

Pubblicato da Antonella Colaninno

Giornalista e scrittrice, Delfina Rattazzi vive e lavora a Milano dal 1980. E' l'autrice di Say Goodbye. Avere vent'anni a New York negli anni Settanta (Cairo Editore, 2006).

Delfina Rattazzi
Storie di insospettabili giardinieri
Cairo editore 2008

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