Nudo di donna EGON SCHIELE















giovedì 13 settembre 2012

LE STANZE DEL VETRO CARLO SCARPA VENINI 1932-1947






La bellezza del vetro era conosciuta già dai tempi antichi. La sua preziosità è stata valorizzata nelle arti applicate per la creazione di oggetti di design che hanno creato uno stile inconfondibile dove la progettualità interviene a modificare forma e colore. Nei primi decenni del secolo scorso, Renè Lalique aveva intuito la versatilità di questo materiale che usò nell’arte orafa e nella creazione di oggetti che tradussero in forme plastiche la sinuosità e la morbidezza dell’Art Nouveau. Vetri bianchi, colorati, satinati e opalescenti creano la variabile possibile di questo materiale. Emile Gallè giocò con le forme della natura riproducendole nei decori dei suoi vetri artistici, mentre Louis Comfort Tiffany creò giardini fioriti opalescenti per le cappe delle sue lampade e per le sue vetrate colorate. Raffinati manufatti di vetro cristallo fecero la fortuna sul finire dell’Ottocento delle vetrerie artistiche veneziane da quelle dei Fratelli Barovier, Barovier &Toso, alle MVM Cappelin & C., alla Venini, Zecchin-Martinuzzi. Nell’idea di valorizzare il vetro veneziano del Novecento è nato il progetto pluriennale Le Stanze del Vetro che esordisce con la mostra Carlo Scarpa. Venini 1932-1947, promosso dalla Fondazione Giorgio Cini e da Pentagram Stiftung *. Un progetto decennale per ricordare gli artisti e gli architetti che hanno disegnato e progettato per la Venini. 

 A Le Stanze del Vetro è dedicato lo spazio espositivo che accoglie la collezione e che ne prende il nome, restaurato per l’occasione nei suoi 650 mq. Più di 300 le opere esposte che ho avuto occasione di apprezzare durante la mia visita all’isola di San Giorgio, un ciclo di vetri progettati dall’architetto Carlo Scarpa (Venezia, 1906 – Sendai-Giappone, 1978) quando era direttore artistico della vetreria Venini, accompagnati da foto storiche e documenti di archivio. Tecniche diverse esaltano il design tra trasparenze, giochi di luce e di colore. Curata da Marino Barovier, la mostra propone una serie di vetri dalla linea semplice, dal design raffinato realizzati con diverse tecniche di esecuzione. Un percorso estetico che unisce stile, creatività e attenzione per la forma. Nelle 8 Stanze i vetri sono racchiusi nelle teche di vetro accostati  per tipologia esecutiva. 

Dai vetri a bollicine (1932-33) della prima stanza, presentati alla XVIII Biennale di Venezia nei colori verde, ametista e blu chiaro, ai vetri della ottava e ultima stanza suddivisi tra le tipologie a filo continuo (1942) con rigatura a rilievo, i velati (1940) leggermente opacizzati, le murrine trasparenti presentati alla XII Biennale di Venezia, i vetri con decoro a fili (1942-47) e a fili e fasce (1942), i variegati (1942) con sottili striature irregolari, a pennellate (1942) caratterizzati da macchie di colore, e le conchiglie (1942-47) in vetro trasparente colorato che si ispirano alle forme della natura. 

Nelle altre stanze sono esposti i vetri a macchie (1942), coppe e piatti colorati o trasparenti decorati con motivi astratti, i vetri iridati (1940), i vetri battuti (1940-46), coppe, vasi e piatti a fasce applicate (1940) presentati alla VII Triennale di Milano, gli incamiciati cinesi (1940), vasi e coppe che si ispirano alle porcellane orientali, i vetri rigati (1938) e tessuti (1940) composti da sottili canne di vetro, gli incisi (1949-42) e i laccati neri e rossi (1940) presentati alla XII Biennale di Venezia. Infine, i vetri granulari (1940), le murrine opache (1940), i vetri a cerchi e a fasce (1938) e a spirale (1936-38), i variegati zigrinati (1938-42), i vetri a puntini e a strisce (1937-38), i corrosi(1936-38), i lattimi (1936) vetri bianchi opachi, le murrine romane (1936-40) vasi e coppe nati dalla collaborazione con Paolo Venini presentati alla VI Triennale di Milano e alla XX Biennale di Venezia, e i vetri a mezza filigrana (1934-36) composti da canne di vetro trasparente ed un nucleo centrale in vetro lattimo o colorato.

Scritto da Antonella Colaninno

LE STANZE DEL VETRO
CARLO SCARPA
Venini 1932-1947
Venezia, Isola di San Giorgio Maggiore
29 agosto-29 novembre 2012
Promosso dalla Fondazione Giorgio Cini e da Pentagram Stiftung
Mostra a cura di Marino Barovier
Catalogo Skira



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