Nudo di donna EGON SCHIELE















giovedì 6 febbraio 2014

IL PIEDISTALLO VUOTO. FANTASMI DALL' EST EUROPA








di Antonella Colaninno

Il muro di Berlino ha rappresentato il simbolo dell'alienazione dell'individuo e delle sue libertà, all'interno di un sistema socialista che per più di un lungo ventennio ha creato geograficamente e ancor più intellettualmente, una frattura nella cultura dell'Europa nella storia contemporanea. La caduta del muro nel 1989, aprì definitivamente il passaggio delle frontiere e realizzò il superamento delle barriere culturali ed ideologiche che avevano impedito la realizzazione delle speranze individuali e dello sviluppo economico della società. Un tempo talmente lungo che non ha prodotto una crescita in divenire ma un rallentamento della creatività e di ogni impulso propositivo che ancora si respira nell'immaginario collettivo di chi porta con sè il vissuto di quell'esperienza, come un fantasma inatteso e ingombrante. A venticinque anni dalla caduta del muro, la mostra "Il piedistallo vuoto. Fantasmi dall'Est Europa" riassume la storia di un'epoca difficile attraverso le opere di oltre quaranta artisti che non hanno trovato voce nella cultura socialista di quegli anni. Uno sguardo che si estende sull'arte contemporanea dell'Est Europa nella creatività di quegli artisti che hanno vissuto il clima socialista nell'anticipazione delle sue premesse e nell'esperienza della sua fine. Il piedistallo vuoto è la metafora di un passato che potenzialmente potrebbe diventare ancora in atto, pur avendo concluso storicamente il proprio corso. Un'ombra che accompagna il presente che si traduce nel rapporto "tra visibilità ed invisibilità" come "lo spettro di un imperativo etico che torna". Un'arte che si racconta negli aneliti composti e rivoluzionari delle posizioni anticonformiste del decennio caldo del regime (anni Settanta) e nell'esperienza visionaria del post socialismo tra gestualità come espressione della ritrovata affermazione della propria individualità, ed archeologia della memoria.


Pubblicato da Antonella Colaninno

Il piedistallo vuoto. Fantasmi dall'Est Europa
a cura di Marco Scotini
24 gennaio / 16 marzo 2014
Museo Civico Archeologico
via dell'Archiginnasio, 2 Bologna

In foto: immagine di copertina del catalogo; una sequenza della performance "Egalitè" di Kovlyna; una sequenza di un video in mostra; scultura di Adrian Paci; "Space Chain" di Yona Friedman, 1959; "Collapsed Pillar" di Petra Feriancova, 2013; un graffito sul muro di Berlino (parte del muro non abbattuta).

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