Nudo di donna EGON SCHIELE















giovedì 3 marzo 2016

LUCIO FONTANA E LO SPAZIO DELL’IMMAGINAZIONE



di Antonella Colaninno

Pittore, ceramista e scultore, Lucio Fontana (Rosario di Santa Fe', 1899 – Comabbio, Varese, 1968) ha dato un nuovo corso all'arte moderna recidendo con un taglio netto quanto si era prodotto sino ad allora nell'arte. “Io buco, passa l’infinito di lì, non c’è bisogno di dipingere…tutti hanno creduto che io volessi distruggere: ma non è vero, io ho costruito, non distrutto, è lì la cosa […]”. Il valore concettuale della sua idea di tagliare la tela è stato un gesto d’avanguardia, un’intuizione nella percezione dell’universo visto da una prospettiva estesa priva di limiti, che si può immaginare solo attraverso una dimensione mentale e creativa. “Non mi interessa lo spazio di cui parlate voi. La mia è una dimensione diversa”, un orizzonte personale, che ricerca nei buchi e nei tagli un concetto nuovo di spazio che supera l’idea stessa di spazialità e la sua entità fisica, per diventare puro gesto dell’immaginazione. Lo spazio di Fontana non è solo la proiezione di una possibile entità immaginativa, un vettore dinamico di materia, ma rappresenta  quell’istinto barocco di aprirsi verso l’esterno, con “la spettacolarità del gesto”. Il taglio ha in sé un fare progettuale perché vuole costruire un’idea su nuove realtà dell’immagine. Il suo lavoro ebbe agli inizi di carriera un riconoscimento inadeguato per la sua portata innovativa, eppure oggi Fontana è l’artista italiano più rappresentato nei musei di tutto il mondo. La galleria Farsettiarte racconta l’insuccesso di un’opera del maestro durante un’asta dove invece tutti i lotti furono venduti. Per “Concetto spaziale giallo” non ci fu “nessun interesse, solo un brusio ironico nella gremitissima sala e la beffarda offerta di una lira da parte di un professionista cittadino. Il banditore imbarazzato ritirò il quadro dopo aver tentato, senza riuscirvi, di spiegare chi era Fontana”.  Il mercato dell’arte ha riconosciuto in ritardo la genialità di questo artista, che solo negli ultimi dieci anni ha visto crescere le quotazioni sino a raggiungere la cifra importante di 30 milioni di dollari. “Il 2015 è stato l’anno che “ha sancito definitivamente il successo economico di Fontana. […] e nonostante la sua produzione abbondante non riusciamo a soddisfare la domanda dei collezionisti” ha dichiarato in un’intervista Mariolina Bassetti, presidente di Christie’s Italia, “nonostante la sua produzione sia così abbondante il mercato sembra non risentirne affatto perché il suo gesto è una ripetizione che nutre l’animo del collezionista senza stancarlo.” Un successo che i collezionisti hanno decretato sostenuti dal lavoro della Fondazione Lucio Fontana che organizza mostre dell’artista nei musei di tutto il mondo, e dall'interesse che le fiere internazionali hanno a lui riservato.  

L’opera completa di Fontana comprende anche i disegni o “opere su carta” degli anni Trenta realizzate su fogli di carta da lettera o da macchina da scrivere, ma anche su cartoncino e carta assorbente e su carta per il mercato, per i disegni realizzati “solo nell’ultima parte della sua attività”. Il mercato non ha riservato grande attenzione a queste opere che restano circoscritte all’’interesse dei singoli collezionisti, pur avendo lo stesso valore concettuale delle opere su tela in quanto rappresentano la genesi strutturale dell’idea progettuale. 

Le ceramiche di Fontana hanno ritrovato un interesse sul mercato in questi ultimi anni: Fontana iniziò il suo lavoro di artista proprio come ceramista, lavorando come assistente nell’atelier di suo padre in Argentina, mentre in Italia frequentò dal 1928 i corsi di Adolfo Wildt all’Accademia di Brera, realizzando le sue prime sculture nel laboratorio di Tullio Mazzotti ad Albisola.

Lucio Fontana per Ugo Mulas, 1963

Pubblicato da Antonella Colaninno


Enrico Crispolti è il maggior esperto al mondo dell’opera di Lucio Fontana. Conobbe l’artista cinquantottenne nel 1957, quando aveva solo 24 anni. Ha curato, in Italia e all’estero, a partire dal 1959, molte mostre antologiche. E’ autore delle tre edizioni del Catalogo ragionato del 1974, del 1986 e del 2006, delle sue sculture, dei dipinti e delle ambientazioni. E’ autore anche del catalogo ragionato generale della scultura e dell’oggettistica in ceramica. Di Luca Massimo Barbero è il Catalogo ragionato dell’opera su carta di Lucio Fontana, edito in tre tomi da Skira. 

Nessun commento:

Posta un commento