Nudo di donna EGON SCHIELE















giovedì 16 febbraio 2012

GIAN LORENZO BERNINI E IL CONVENTO DI SAN DOMENICO.




La pubblicazione del volume Il grande cantiere del Santuario di San Domenico di Soriano. Scultura, marmi e argenti (Rubbettino editore), documenta l’eccezionale scoperta della testa in marmo di Santa Caterina da Siena rinvenuta tra le macerie del convento di San Domenico a Soriano Calabro (Vibo Valentia) dieci anni fa. A studiarla fu lo storico dell’arte Mario Panarello, docente di Restauro e Diagnostica dei Beni Culturali presso l’Università di Cosenza che all’epoca del ritrovamento attribuì il marmo all’ambito della scuola barocca di Gian Lorenzo Bernini e Cosimo Fanzago. Studioso della scultura e dell’architettura tra XVII e XVIII secolo, Panarello giunse alla conclusione, dopo uno studio durato ben quattro anni, che quella testa apparteneva al maestro Gian Lorenzo Bernini. Una scoperta che andò di pari passo all’attribuzione di un’altra testa in marmo, questa volta della Vergine Maria di proprietà di un suo amico che l'aveva acquistata paradossalmente per pochi euro. Panarello identificò la testa in quella mancante del gruppo scultoreo della Natività presso l’Oratorio dei Nobili in San Bernardino ad Amantea in provincia di Cosenza e la attribuì a Pietro Bernini. Un lavoro di ricerca che indaga anche sulla consequenzialità tra gli altari del convento e della chiesa di San Carlo ai Catinari in Roma, e giunge alla conclusione che l’altare maggiore seicentesco del complesso di San Domenico, progettato da Martino Longhi, “è esattamente quello riproposto a Roma nella chiesa di San Carlo ai Catinari. “
Il convento di San Domenico è tra gli edifici religiosi più imponenti dell’Italia meridionale, oggi un rudere suggestivo che conserva le testimonianze di una storia che sembra essersi fermata con il terribile terremoto del 1783. Un destino infausto per il convento, già ricostruito dopo il primo terremoto del 1659. Inesauribile cantiere di scavo, l’edificio è stato in parte restaurato ed è oggi sede del  MUMAR, il museo dei marmi. Costruito nel lontano 1510 in onore di Santo Domingo di Gunzmàn, il convento fu un punto nevralgico del pellegrinaggio in onore del santo che nel 1640, un anno dopo la sua morte, divenne il protettore del Regno di Napoli.


Scritto da Antonella Colaninno

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