Nudo di donna EGON SCHIELE















sabato 12 maggio 2012

I CIECHI DI BRUEGEL IL VECCHIO AL MUSEO NAZIONALE DI CAPODIMONTE




Presso il Museo napoletano di Capodimonte è possibile ammirare la tela I Ciechi di Pieter Bruegel (1525-30, 1569) il pittore fiammingo che tra il 1551 ed il 1555 viaggiò in Italia e si fermò a Napoli lasciandone testimonianza nel dipinto la Veduta di Napoli, oggi conservato nella collezione di Villa Doria Pamphili a Roma. La tela di Capodimonte, datata 1568, presenta un soggetto caro all’autore e ad altri pittori come Bosch e Van de Heyden ed è sicuramente collegata alle tristi vicende che interessarono la regione europea sulla scia di quella riforma calvinista che vide divisi cattolici e protestanti. Nel 1568, anno in cui fu dipinto il quadro, iniziarono gli scontri tra Spagna e Paesi Bassi in un clima teso caratterizzato da sentimenti di inquietudine e di incertezza tradotti nella lettura simbolica del quadro. Una fila di ciechi vaga nelle campagne olandesi poggiandosi con la mano l’uno all’altro nell’incertezza di una meta sicura e nella consapevolezza di finire nel vuoto. Uno stato di ansia, un sentimento di paura misto alla speranza. Equilibri instabili e fragilità, senso di vuoto e di angoscia di un vagare incerto su una terra rossa di fuoco e di sangue. In tempi recenti il dipinto si trovava nel Museo Nazionale ma, durante gli anni del secondo conflitto mondiale, venne trasferito nell’Abbazia di Montecassino. Fu grazie al trafugamento delle truppe tedesche che il dipinto si salvò dall’incendio doloso che interessò l’abbazia e grazie al ritrovamento degli alleati fu poi restituito agli italiani.
Il dipinto misura 86 X 1.54 cm ed è stato realizzato a tempera magra su lino. Per la sua fragilità è impedito il suo trasferimento per mostre ed esposizioni temporanee.

Scritto da Antonella Colaninno

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