Nudo di donna EGON SCHIELE















martedì 13 dicembre 2011

FILIPPINO LIPPI E SANDRO BOTTICELLI NELLA FIRENZE DEL ‘400



La Firenze del ‘400 si racconta nelle opere di Sandro Botticelli (Firenze, 1445 – Firenze, 1510) e Filippino Lippi (Prato, 1457 - Firenze, 1504) in un confronto diretto nel quale i due artisti fiorentini scandiscono le tappe di un secolo, tra la scommessa dei successi di Filippino e il tramonto artistico del Botticelli. Il raffinato umanesimo del Botticelli, autore di opere in cui il senso della rinascita e dell’ottimismo di un’epoca si irradia nella bellezza della Primavera e della Venere che nasce dalle acque del mare, contrasta con la sensibilità malinconica delle raffinate trasparenze di Filippino Lippi. Nato a Prato dalla relazione clandestina di Filippo Lippi con la monaca agostiniana Lucrezia Buti, Filippino fu allievo del Botticelli, ne apprese i segreti elevando il proprio talento artistico ben oltre gli insegnamenti del maestro e si affermò per uno stile elegante, delicato e malinconico. Autore degli affreschi della Cappella Strozzi in Santa Maria Novella a Firenze e della Cappella Carafa in Santa Maria sopra Minerva a Roma, commissioni conferitegli dal famoso mercante e banchiere Filippo Strozzi il Vecchio, e dal cardinale napoletano Oliviero Carafa, Filippino realizzò tra le altre, l’Adorazione dei Magi di San Donato a Scopeto e la Pala degli Otto in Palazzo Vecchio, su commissione di Lorenzo il Magnifico.

Importante fu il suo intervento per il completamento degli affreschi della Cappella Brancacci in Santa Maria del Carmine a Firenze a cui avevano già lavorato Masaccio e Masolino. La leggenda racconta che Filippo Lippi si invaghì di Lucrezia Buti mentre lavorava ad una pala d’altare per le suore di Santa Margherita nella città di Prato. La giovane novizia, dall'aspetto avvenente, posò come modella per il profilo della Madonna adorante il Bambino (1478) a cui è stato storicamente attribuito Filippino infante. Il dipinto è oggi conservato alla Galleria degli Uffizi di Firenze.
Il percorso espositivo della mostra presso le Scuderie del Quirinale, offre “la prima monografica di un artista fantasioso e di cultura vastissima” in una miscellanea di dipinti che uniscono opere di artisti come Sandro Botticelli, Filippo Lippi, Raffaellino del Garbo con il suo Ritratto di giovane, Piero di Cosimo con il dipinto Liberazione di Andromeda, Andrea di Cosimo e molti altri, accanto a documenti dell’epoca relativi alle vicende artistiche e personali di Filippino Lippi.
La mostra, a cura di Alessandro Cecchi, direttore della Galleria Palatina, degli Appartamenti Reali di Palazzo Pitti e del Giardino di Boboli in Firenze, sarà visitabile al pubblico sino al 15 gennaio 2012 presso le Scuderie del Quirinale.

Scritto da Antonella Colaninno



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