Nudo di donna EGON SCHIELE















mercoledì 12 maggio 2010

TUTTI A TAVOLA!



EVERYONE TO THE TABLE!
DEI CINQUE SENSI E DELLA CONVIVIALITA’

ARTE, CINEMA, DESIGN, PROFUMI, TEATRO.

a cura di Franco Laera

14 aprile-9 maggio 2010
Galleria d’Arte Moderna Pinacoteca di Brera





Inizia nei sotterranei del palazzo settecentesco di Villa Reale o Villa Belgioioso dimora del Conte Barbiano e poi di Napolene, il percorso Tutti a tavola, nelle sale che all’origine erano adibite alle cucine e alle dispense. Alla morte del conte Ludovico Belgioioso, la villa venne comprata dal governo italiano. Divenne prima residenza di Napoleone, poi proprietà dei Vicerè austriaci, poi dello Stato italiano e dal 1919 del Comune di Milano.
I sotterranei si riappropriano della funzionalità dei propri spazi, anche se solo nella finzione scenica. Le cucine come luogo “di convivialità” e di preparazione del cibo. Il cibo come rituale di quotidianità, espressione culturale di un’arte sopraffina. Il pranzo come momento di festa, di incontro, di sana socialità. Un percorso di suggestioni attraverso i sontuosi banchetti rinascimentali, accompagnato dalle proiezioni di famose scene cinematografiche come il Satyricon di Federico Fellini e dalle performance teatrali (Ermanno Olmi, Peter Greenaway, Robert Wilson, Vanessa Beecroft). Il teatro nel teatro. Affascinanti coreografie di calchi in gesso sullo sfondo di suggestive impalcature scenografiche raccontano il raffinato percorso tra presenze umane e i sapori dei cibi. La trasparenza dei tendaggi lasciano intravedere queste misteriose sagome bianche di statue e frutti tra sonorità ed apparizioni sceniche tratte dal teatro burlesco di Dario Fò che ripropongono il gusto del banchetto in un percorso surreale fuori dal tempo inebriato dal profumo di miscele di miele e petali di rose. La convivialità è un esperienza dei sensi, è un momento di condivisione che coinvolge e unisce in relazione. I dipinti fanno da cornice a questo percorso del gusto: tra Brera e Villa Reale: la Madonna con Bambino di Garofalo, e la Madonna del Latte di Luca Signorelli (sala XVIII) accompagnano la storia del cibo dalla maternità all’allattamento, prime esperienze di nutrimento dell’infanzia, per proseguire poi, attraverso i sontuosi banchetti rinascimentali, le raffinate pietanze delle corti papali, sino all’opulenza dei ricevimenti ufficiali e delle colazioni di lavoro. La cucina di Everisto Baschenis, Natura morta con tavolo rotondo di Giorgio Morandi (XXXI) e Cena in casa di Simone di Paolo Veronese (sala IX). E ancora Le due madri di Giovanni Segantini (sala XVIII). Il rito del convivio ha una dimensione sacra nella sua quotidianità. Il pranzo nella tradizione italiana diventa un momento di comunione che ha radici lontane in epoca romana e cristiana. Un invito alla gioia e all’incontro conviviale in una società che ha perso forse, il piacere del buon cibo e la sana cultura del mangiar bene.


Antonella Colaninno


Mentre a Rho va in scena Eurocucina, i Saloni si aprono alla città di Milano con un evento multimediale a essa dedicato: “Tutti a tavola!”, a cura di Franco Laera. Le sale della Villa Reale diventano il palcoscenico per celebrare quel particolare momento che lega la cucina alla tavola, la preparazione del cibo alla sua degustazione e i sensi e i sentimenti che li accompagnano. Un viaggio attraverso le espressioni più significative del mangiare come atto di bellezza e di creatività, rievocato nella dimensione privata e in quella pubblica e fastosa. “Tutti a tavola!” è un originale percorso nella suntuosa dimora nobiliare, che inizia nei sotterranei, eccezionalmente accessibili al pubblico, in origine adibiti alle dispense e alle cucine, e prosegue attraverso gli altri piani della Villa alla ricerca dell’unicità dello spirito italiano dello stare a tavola, dei sentimenti e dei valori che si muovono intorno a questo rito. Salendo verso i piani nobili della Villa il pubblico ne attraversa le differenti sale in cui tutte le arti - teatro e cinema, pittura e video, musica e design, letteratura e architettura - testimoniano le numerose forme della convivialità nella cultura italiana: il pranzo della festa, il banchetto delle grandi occasioni, il pasto solidale, la cena tra amici, il caffè, il mondo delle sagre popolari e perfino la colazione di lavoro.


AT CASA Corriere della Sera

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