Nudo di donna EGON SCHIELE















domenica 2 ottobre 2016

PAUL SIGNAC RIFLESSI SULL'ACQUA


DI ANTONELLA COLANINNO
Il Museo d'arte della Svizzera Italiana (MASI) presenta una selezione di 140 opere tra dipinti, acquerelli e disegni di Paul Signac, raccolti nel corso degli anni da una famiglia di collezionisti appassionati del maestro francese. La collezione privata comprende opere che vanno dal primo periodo impressionista agli ultimi lavori ad acquerello, della serie i Porti di Francia, che rivelano una raffinata vena narrativa tipica delle illustrazioni degli Sketchbook. Nato a Parigi nel 1863, Signac, sotto l'influenza di Georges Seurat, divenne uno tra i protagonisti principali del neoimpressionismo, e cercò di sperimentare un nuovo linguaggio che fosse al passo con la sensibilità dei tempi moderni. Nell'opera teorica dal titolo D'Eugene Delacroix au nèo-impressionnisme (Da Eugene Delacroix al neoimpressionismo), pubblicata nel 1899, Paul Signac esaminò la tecnica della divisione dei toni seguendo un'analisi storica che portò l'artista a ritrovare affinità con la pennellata veloce di Eugène Delacroix, e con la resa della luce e delle atmosfere dei dipinti di Turner.

Il maestro francese è infatti ricordato per aver studiato le potenzialità del colore, aderendo, in un primo momento, ai canoni della pittura impressionista, nella resa emozionale immediata del colore, per poi sperimentare, successivamente, la tecnica del Pointillisme con le sue policromie che costruiscono l'immagine attraverso piccoli tocchi di colore. Dopo Georges Seurat e Paul Signac, molti furono gli artisti, in Europa, ad aderire al neoimpressionismo e, tra questi, Camille Pissarro e Maximilien Luce. Seurat e Signac si incontrarono a Parigi nel maggio dell'1884, in occasione della prima mostra del Gruppo degli artisti indipendenti, e insieme lavorarono al principio dell'armonia delle linee e della percezione del colore attraverso l'uso di piccoli tocchi di colore posti l'uno accanto all'altro.

La mostra Paul Signac. Riflessi sull'acqua, presso il LAC di Lugano,
presenta, oltre alle opere dell'artista, anche una sezione documentaria che aiuta a comprendere le teorie sul colore e che consente di vedere, esposta in una teca, la ruota a disco cromatico di Isaac Newton. Ai grandi dipinti ad olio, che campeggiano nelle prime sale del museo, si uniscono nel percorso espositivo, una serie di acquerelli che hanno, nella pennellata morbida e sinuosa, la vitalità espressiva tipica delle illustrazioni. La serie dedicata a I porti di Francia è l'ultimo progetto artistico di Signac, realizzato dopo un viaggio lungo tre anni intrapreso per i porti delle città francesi, durante il quale l'artista è attento ad osservare le attrezzature navali, l'architettura dei porti e la luce dei cieli. Dal 1910 Signac abbandonerà infatti la pittura ad olio per dedicarsi all'acquerello.
A cura di Marina Ferretti Bocquillon (Direttore scientifico del Musèe des Impressionnismes, Giverny), la mostra è stata organizzata in collaborazione con la Fondation de l'Hermitage di Losanna, che ha accolto la prima tappa dell'esposizione, e con il patrocinio dell'Ambasciatore di Francia in Svizzera, Renè Roudaut.



Pubblicato da Antonella Colaninno
FOTO:  Antonella Colaninno

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