Nudo di donna EGON SCHIELE















lunedì 21 giugno 2010


A BRUXELLES IL MUSEO DEDICATO A RENE' MAGRITTE


Dal 2 giugno 2009, nel quartiere di Mont des Arts di Bruxelles è possibile visitare il Musèe Magritte Museum dedicato al grande pittore surrealista belga Renè Francois Ghislaim Magritte, conosciuto anche come incisore, scultore,disegnatore, fotografo e cineasta. Gli allestimenti, curati dall’architetto scenografo Winston Spriet, si svolgono all’interno di uno spazio espositivo che occupa 2500 metri quadrati distribuiti su tre livelli che comprende la più grande collezione al mondo delle opere dell’artista belga. Renè Magritte (1867-1967) è stato uno dei maggiori rappresentanti del Surrealismo, movimento nato in Francia nel 1922 nel fervore culturale della capitale francese. Qui Breton ha raccolto l’eredità dadaista riprendendo con il primo manifesto del 1924 le tendenze rivoluzionarie del Dadaismo. Hans Richter sosteneva che il Surrealismo aveva dato un significato e un senso a Dada e che questo invece, gli aveva dato la vita. Il Surrealismo attenua la vis polemica dadaista e il suo atteggiamento anticonformista e ribelle verso ogni forma d’arte accademica e ogni regola estetica. Riscopre la pratica creativa e afferma la totalità dell’essere e la libertà del pensiero attraverso il segno. Per poter sviluppare la propria immaginazione l’artista deve essere un veggente e saper guardare oltre il limite del vero attraverso una verosimiglianza di natura concettuale. Magritte era affascinato dal mistero del mondo, dalla impenetrabilità della sua conoscenza e ne evoca il mistero attraverso la pittura. Il quadro non può rappresentare il reale perché la somiglianza non è la realtà. L’ispirazione rappresenta l’evento necessario affinchè il pensiero possa essere la stessa somiglianza. Egli sosteneva che “assomigliare significa diventare la cosa che si prende con sé”. “Solo il pensiero può diventare la cosa che si prende con sé”. “Non c’è immagine pittorica fino a quando l’aspetto dei colori stesi su una superficie coincidono con una immagine che era similitudine con il mondo visibile” determinata da un modo di pensare. C’è la riscoperta di una identità visiva che avvalora il pensiero della creazione come atto di conoscenza del dato oggettivo che diventa proiezione dell’idea. Lasciata Parigi nel 1930, Magritte si stabilisce definitivamente a Bruxelles e nel 1932 aderisce al partito comunista. Nel 1936 organizza la sua prima esposizione a New York e una personale al Palais des beaux-arts di Bruxelles. Soltanto dopo gli anni cinquanta gli viene riconosciuto in tutto il mondo il meritato successo.

Antonella Colaninno

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