Nudo di donna EGON SCHIELE















domenica 10 aprile 2011

UN BATTITO D’ALI PER LA CITTA’ LA CASA DI FARFALLE DI BIK VAN DER POL



                                                 
      "Are you really sure that a floor can't also be a ceiling?”
Un leggero battito d’ali capace di modificare, se pur in minima parte, la condizione iniziale di un fenomeno ambientale. “L’energia di un battito può smuovere il mondo”, una certezza dunque, nella quale la scienza incontra la creatività: questa è la casa di farfalle di Bik Van der Pol, un progetto di eco architettura che si ispira alla Farnsworth House (1951) dell’architetto tedesco Mies Van der Rohe, una casa di vetro che mette in relazione interno ed esterno.

Il progetto di Bik Van der Pol è “una casa provvisoria per le farfalle”, protagoniste di un’idea di cambiamento. I visitatori entrano nella casa serra con le pareti di vetro, immersi in una micro natura tra una varietà di bellissime farfalle che volano libere in questo habitat speciale costruito a misura per loro. La sede principale del MACRO progettata dall’architetto Odile Decq ospita il progetto di Bik Van der Pol permettendo ai visitatori del museo di godere di uno spettacolo della natura dall’interno delle sale espositive. Per la scienza, le farfalle sono un sintomo vivente del degrado ambientale che con il proprio battito di ali producono “un piccolo cambiamento nella condizione iniziale del sistema, causando una catena di eventi che conducono ad un’alterazione su ampia scala”. La casa di farfalle è il progetto vincitore di Enel Contemporanea 2010, lanciato da Enel nel 2007 per promuovere una riflessione sul valore dell’energia visto dalla parte dell’arte e creare una campagna di sensibilizzazione. In questa quarta edizione Enel Contemporanea si avvale della collaborazione del MACRO, Museo di Arte Contemporanea di Roma dando vita all’Enel Contemporanea Award 2010, a cui hanno partecipato sette artisti internazionali ognuno con un’opera inedita ispirata alla tematica energetica. Il progetto vincitore del duo olandese Bik Van der Pol ha per titolo: “Are you really sure that a floor can’t also be a ceiling?” lavoro originale che entrerà a far parte della collezione permanente del museo romano.

Scritto da Antonella Colaninno

La sede principale del MACRO è stata progettata per la nuova sezione, dall’architetto Odile Decq. Un progetto museale per la promozione dell’arte contemporanea sotto la direzione di Luca Massimo Barbera. La collezione del museo si sviluppa per percorsi tematici e occupa una superficie espositiva di 4350 mq. che si somma agli spazi preesistenti e si unisce alle sedi espositive del MACRO Testaccio.

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