Nudo di donna EGON SCHIELE















domenica 13 marzo 2016

YANN KERLAU E I CACCIATORI D’ARTE. I COLLEZIONISTI DI IERI E DI OGGI


“Davanti ai potenti l’America è pronta tanto a infatuarsi quanto a drizzare la forca. Una semplice occhiata ai quotidiani americani sembrerebbe confermarcelo. Lo scandalo è la barriera che infrange le velleità degli avventurieri” Yann Kerlau

di Antonella Colaninno

Yann Kerlau, ex avvocato di New York e top manager di Gucci, è l’autore del volume intitolato “Cacciatori d’arte. I mercanti di ieri e di oggi” (Johan & Levi editore). Otto storie di uomini d’affari con la passione dell’arte e l’amore per il rischio che hanno scommesso su pittori “incompresi” e non ancora conosciuti, investendo somme ingenti di denaro. Visionari e intraprendenti, sono diventati collezionisti di opere d’arte e mecenati con il fiuto per i dollari, creatori di estetiche e veri rivoluzionari dell’arte. Yann Kerlau ha deciso di lasciare le aule dei tribunali per dedicarsi completamente alla scrittura e raccontare in un libro, che si legge con la leggerezza di un romanzo, le vite seducenti di questi cacciatori d’arte, dagli esordi al loro epilogo non sempre felice. Come per la vicenda del crollo di casa Knoedler dopo 150 anni di attività  “irreprensibile”, finita davanti ai giudici dello stato di New York per la vendita di un falso Pollock, “un tempio dell’arte dove musei e collezionisti compravano senza battere ciglio”. Si succedono nel racconto le storie di Ambroise Vollard, fuori classe delle vendite, di Daniel-Henry Kahnweiler, mercante di Picasso sin dai suoi inizi poco promettenti, della talent scout d’eccezione Peggy Guggenheim, del “cinico self-made man” Charles Saatchi, capace di “elevare l’artista a marchio di fabbrica”  o di Larry Gagosian che “conquista un impero multinazionale” con le sue nove gallerie sparse nel mondo, per finire con Paul Durand Ruel che apre le porte del mercato americano agli artisti che erano stati sino ad allora rifiutati. Tra excursus temporali e avvincenti digressioni aneddotiche, la narrazione prosegue generosa nella ricostruzione delle singole biografie. Curiosi ritratti di personaggi bizzarri, a metà tra opulenti Paperoni e sensibili scopritori di talenti, emergono nel racconto nella escalation di improbabili esordi e nel successo inevitabile di chi sa costruirsi un futuro brillante percorrendolo contro corrente. Non mancano i colpi di scena e i risvolti drammatici: Kahnweiler assisterà alla dispersione del suo patrimonio e della sua importante collezione che finirà all’asta. 

Ambroise Vollard, che tra gli artisti vide anche la gloria di Marc Chagall e Giuseppe De Nittis, rimase ucciso nella sua automobile sotto il peso di una scultura di Maillol durante un incidente. Kerlau ricorda come l’incredibile vicenda di Charles Saatchi sia stata segnata dalla fuga da Baghdad quando, ancora bambino, giunse a Londra con la sua famiglia. Di qui poi la nascita della sua prima agenzia pubblicitaria e il crac finanziario a seguito del fallimento dal quale riuscì a sollevarsi con successo. La storia di Peggy Guggenheim, incredibile collezionista e tenace rivale del potente zio Solomon, è quella di mecenate ma ancor prima di amante dei suoi giovani artisti, tra cui si ricordano Jackson Pollock e Alexander Calder, all’epoca ancora sconosciuti al grande pubblico. L’autore è ben attento a non creare un immaginario romanzato e per questo non nasconde gli aspetti negativi che contraddistinguono il mondo dell’arte, così snob e variegato, fatto anche di truffatori abili, che si insidiano tra arte e mercato, quanto di acquirenti irresponsabili, siano essi privati o esperti galleristi. L’autore dedica infatti il primo capitolo del libro al fallimento della storica galleria newyorchese Knoedler travolta da un giro di compravendita di falsi d’autore. Il caso Knoedler inizia nel 2007 per l’acquisto dell’opera di Jackson Pollock “Untitled 1950”, che il proprietario, il signor Lagrange, decide poi di vendere rivolgendosi a Sotheby’s e Christie’s. Gli esperti delle case d’asta sospettano che il dipinto sia un falso perché non risulta presente nel catalogo ragionato. Inoltre, da un’analisi dei pigmenti, viene rilevato che due tipi di gialli utilizzati non esistevano ancora all’epoca in cui Pollock aveva realizzato la sua opera. Nel libro di Kerlau fa da sfondo tutta la storia dell’arte dall’Ottocento ad oggi, dalla nascita delle avanguardie  alla trasformazione della modernità nella grande avventura della cultura contemporanea, perché raccontare il mercato significa anche raccontare l’arte e gli artisti che del mercato sono i grandi protagonisti inconsapevoli.

Charles Saatchi

Pubblicato da Antonella Colaninno

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