Nudo di donna EGON SCHIELE















sabato 26 marzo 2016

RENOIR: OLTRAGGIO E SEDUZIONE

di Antonella Colaninno

E’ uscito nelle sale cinematografiche italiane per la regia di Phil Grabsky il film documentario “Renoir: oltraggio e seduzione” (Exhibition On Screen: Renoir). La pellicola, presentata il 22  e 23 marzo, ha aperto al pubblico le sale della Barnes Foundation di Philadelphia che conserva la più grande collezione di dipinti di Pierre Auguste Renoir (1841-1919), con le sue 181 tele per la maggior parte appartenenti all’ultima fase artistica del maestro francese. Questi dipinti furono acquistati dal chimico e industriale farmaceutico Albert C. Barnes, estimatore di Renoir, che considerava l’arte un investimento per migliorare la comprensione della società. Si tratta di nudi di donna opulenti e seducenti, esaltazione di una carnalità voyeuristica, considerati dalla critica come l’esito di una fase decadente del maestro. Stanco della leggerezza con la quale l’impressionismo si accostava alla percezione della realtà, Renoir iniziò una nuova fase post impressionista, che riscopriva la pienezza classica della forma, ma che non può trovare paragone con i capolavori del primo periodo. Il film consente di visionare queste opere e di ascoltare i contributi dei più autorevoli critici d’arte del New York Time e dell’Washington Post che ricostruiscono, come in un saggio critico, l’ultima attività artistica di Renoir, poco conosciuta per l’assenza di questi dipinti dal circuito ufficiale delle mostre dedicate all’artista francese. Renoir era nato a Limoges, una cittadina nel cuore della Francia, ma si trasferì a Parigi con la sua famiglia dove frequentò l’Ecole des Beaux-Arts. Qui conobbe Claude Monet, Frèdèric Bazille e gli altri artisti con i quali condivise l’esperienza del dipingere en plein air a Fontainebleau. A questo primo periodo impressionista risalgono capolavori di pittura come “La colazione dei canottieri” (1881) e “Ballo al Moulin de la Galette (1876) (Philliphs Collection e Museè d’Orsay), impressioni di luce e colore sulla vita reale di rara bellezza compositiva. Le successive sperimentazioni pittoriche di Renoir sono quelle della riscoperta del classicismo, influenzate dal viaggio in Italia del 1881, durante il quale conobbe i grandi maestri della pittura del Rinascimento italiano. Ma dal 1890, Renoir portò un ulteriore svolta nella sua pittura, dissolvendo le forme attraverso il colore,  mediante l’uso di una pennellata leggera. Il film di Grabsky consente di conoscere attraverso le visione delle opere e la ricostruzione della vita del maestro, la prolifica carriera artistica di Renoir, lasciando che lo spettatore costruisca liberamente una riflessione critica nonché estetica sull’arte di uno tra i più grandi artisti della modernità.

Pubblicato da Antonella Colaninno

Nessun commento:

Posta un commento