Nudo di donna EGON SCHIELE















lunedì 4 luglio 2011

PALAZZO MADAMA TORINO E LA RICOSTRUZIONE DEL PRIMO SENATO.



Per chi volesse essere deputato per un giorno e sentirsi, se pur nella finzione, pioniere del primo Parlamento italiano, può prendere posto a Palazzo Madama di Torino nell’aula del primo Senato, ricostruito in occasione dei festeggiamenti dell’Unità d’Italia. L'emozione è garantita, tra rievocazione storica e partecipazione.La ricca scenografia è stata realizzata dal Teatro Regio, con un percorso multimediale di immagini della storia del Senato, di suoni e voci dei senatori e“tre importanti discorsi di Vittorio Emanuele II, Cavour e d’Azeglio e, a cadenza mensile, nove dibattiti parlamentari”. Sugli scranni è possibile trovare ulteriore materiale per la conoscenza della storia, mentre all'interno, è prevista anche un’area creativa con giochi e spazi dove colorare e disegnare.

Il 2 aprile 1860, Vittorio Emanuele II pronuncia il Discorso della Corona in occasione della inaugurazione del Parlamento "[...] l'Italia non è più l'Italia dei Romani, nè quella del Medioevo: non deve essere più il campo aperto alle ambizioni straniere, ma deve essere bensì l'Italia degli italiani".


Camillo Cavour, presidente del Consiglio dei Ministri, il 9 aprile 1861 interviene in Senato sui rapporti dello Stato con la Chiesa Cattolica. "Noi proclamiamo, o signori, il principio della separazione della Chiesa dallo Stato, il principio della libertà della Chiesa, il principio della libertà religiosa". 

Il 3 dicembre 1864, il senatore Massimo d’Azeglio si pronuncia circa il trasferimento della capitale da Torino a Firenze. “Le nazioni si governano bene e fioriscono quando le conducono uomini onesti, di carattere fermo e sensato…se invece le conducono uomini di poco carattere e meno giudizio, mettete il governo a Torino, a Roma, a Firenze, o dove volete, sempre s’andrà di male in peggio”.

Discorsi ormai lontani, se paragonati all'odierno orientamento della politica italiana, che sembrerebbe voler tornare indietro nel tempo, agli albori di una vicenda italiana preunitaria.

Palazzo Madama fu dal 1848 la sede del Senato Subalpino poi diventato primo Senato del Regno d’Italia dal 1861 al 1864. L’8 maggio del 1848, Ernest Melano fece allestire la prima aula del Senato a perimetro rettangolare, per dividere nettamente la destra dalla sinistra. Nel 1859, l’aula si trasformò in una sorta di anfiteatro poiché divenuta insufficiente in seguito all’annessione della Lombardia e dei ducati. L’aula fu dichiarata monumento nazionale nel 1866 e smontata nel 1927 per ridare l’originaria configurazione settecentesca all’edificio.

UN PO’ DI STORIA…

Lo Statuto Albertino (1848 - 1948), concesso da Carlo Alberto al Regno di Sardegna, fu la prima forma di costituzione e rappresentò la nascita di un sistema costituzionale. Il sistema di rappresentanza del Parlamento fu bicamerale ed istituì due nuovi organi: la Camera dei Deputati e il Senato, formati da soli uomini. I Deputati erano votati da elettori maschi di età superiore ai 25 anni, sino al 1946 quando le donne poterono essere elette e andare a votare. I Senatori, di età non inferiore ai 40 anni, erano nominati dal re e lo erano a vita; venivano scelti nell’ambito di categorie precise come le alte cariche della Chiesa, militari, ambasciatori, …Alcuni di essi furono magistrati, come Cesare Alfieri di Sostegno, Carlo Cadorna, Giuseppe Manno; economisti come Antonio Scialoja; scrittori come Massimo Tapparelli d’Azeglio e Alessandro Manzoni, o l’intellettuale Gino Capponi.

 
Scritto da Antonella Colaninno



Dal 16 marzo 2011 all’8 gennaio 2012
Palazzo Madama, Sala del Senato
Piazza Castello, Torino



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