Nudo di donna EGON SCHIELE















giovedì 15 novembre 2012

POEMES ET DESSINS DE LA FILLE NEE SANS MERE





 di Antonella Colaninno

Tra gli scaffali della mia libreria ho trovato una vecchia edizione della Giulio Einaudi datata 1990, una raccolta di poesie di Francis Picabia (1879-1953), con testo a fronte in francese, tradotto da Diana Grange Fiore, intitolata Poesie e disegni della figlia nata senza madre – Poèmes et dessins de la fille née sans mère. Leggo sul retro copertina che si tratta di una raccolta pubblicata a Losanna nel 1918. Probabilmente il titolo vuole essere metafora di una libertà figlia dei suoi tempi che si ribella alla retorica..Questa raccolta fa parte di una vasta attività letteraria iniziata nel 1913 di Francis Picabia che si affianca alla sua primaria vocazione di artista. Ho pensato di riportare qui di seguito alcuni versi che esprimono la personalità inquieta e visionaria di uno degli artisti più complessi del Novecento che riesce a modellare le parole in senso plastico e a renderle allo stesso tempo leggere nell'idea di un senso infinito dello spazio e del tempo.

BOCCHE

Azzurro avorio il tuo corpo
Amore a due mani
Dormi?
Amica mia diletta
Ogni sera sul petto
Del nostro amore

ANEDDOTO

Sapete, sono pazzo a immaginarmelo
Sono un uomo di agili dita
Che vuol tagliare i fili delle vecchie pene
False pieghe del mio cervello ansioso
Storie ad arabesco ricordi
Sono felice soltanto in alto mare
Dove si va più lontano
Sulle onde anonime

OGNI GIORNO
La notte splende come foglie di vetro
Ho capito
Le foglie si coprono di nuvole
Avventura nuova
Tutta nuova la notte
Che dondola in aria come una stampella
Inferma
Me ne sto in casa sopra una scaletta.

Pubblicato da Antonella Colaninno


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