Nudo di donna EGON SCHIELE















martedì 16 luglio 2013

IN PRINCIPIO...ERA LA SANTA SEDE 55 ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE D'ARTE









di Antonella Colaninno

Questa 55a Esposizione Internazione d'Arte può certamente considerarsi una Biennale storica. Degli 88 paesi partecipanti, ben 10 sono presenti a Venezia per la prima volta e parlo dell'Angola, delle Bahamas, del regno del Bahrain, della Repubblica della Costa d'Avorio, della Repubblica del Kosovo, del Kuwait, delle Maldive, del Paraguay, e del Tuvalu. Ma soprattutto, questa edizione vede eccezionalmente, per la prima volta, la presenza della Santa Sede con una mostra allestita presso le Sale d'Armi dell'Arsenale ed inaugurata lo scorso 31 maggio. Il titolo In Principio, scelto dal Cardinal Gianfranco Ravasi (Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura) allude all'idea cristiana della Creazione e della fede a cui si ispirano i tre lavori di Tano Festa esposti nella prima sala che ripropongono il nucleo centrale della Creazione realizzata da Michelangelo nella Cappella Sistina. Il Padiglione della Santa Sede, curato da Antonio Paolucci, Direttore dei Musei Vaticani e diretto da Micol Forti e Pasquale Iacobone si snoda nelle tre sale del piano inferiore (nei piani superiori sono ospitati i padiglioni dell'Argentina e degli Emirati Arabi) in un breve percorso espositivo che inizia con le rivisitazioni pop della Sistina di Tano Festa, per proseguire con l'installazione interattiva di Studio Azzurro incentrata su temi di grande attualità come l'emarginazione ed il disagio della diversità, dove lo spettatore al centro della sala è stimolato dalle immagini che corrono lungo le pareti e sul pavimento. La mostra si conclude con i lavori fotografici in biano e nero di Josef Koudelka, con la sua interpretazione drammatica degli eventi che legano l'uomo alla sua storia e che spesso lo contrappongono al senso del divenire delle cose e alla perdita di un centro etico e con i quattro grandi wall paintings dell'artista australiano Lawrence Carroll che esprime in questi lavori le proprie ansie sul mondo. Dalla De-Creazione di Koudelka alla Ri-Creazione di Carroll che con i suoi materiali di recupero rigenera idealmente l'idea della speranza e della continuità di un cammino pur sotto nuove spoglie. Una mostra che non mancherà di suscitare polemiche e curiosità tra quanti diffidano in un'arte sacra contemporanea per gusto e posizione ideologica, convinti che il messaggio di Gesù attraverso il racconto del Vangelo non possa che esprimersi in immagini, come testimonia la lunga e secolare tradizione iconografica, e soprattutto, attraverso la bellezza.



Pubblicato da Antonella Colaninno

Luogo visitato il 31 maggio

In foto: panoramica delle opere di Tano Festa; Tano Festa; Tano Festa; installazione interattiva di Studio Azzurro; particolare dell'installazione interattiva di Studio Azzurro; Josef Koudelka; Lawrence Carroll; Lawrence Carroll.




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